martedì 31 gennaio 2017


DOMARE UN
CAVALLO

Insegnare a un cavallo o a un pony ad accettare un cavaliere e a capire i segnali o gli aiuti del cavaliere è detto domare. Il cavallo deve imparare a portare la sella e la testiera e ad avere un morso in bocca. Lunghina e redini lunghe aiutano a rafforzare i muscoli e a renderlo elastico.

Capezzone da doma e redine

Un capezzone da doma ha una nasiera imbottita con tre anelli girevoli.

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Girare alla lunghina un cavallo

Quando viene girato alla lunghina il cavallo va al passo, al trotto e al galoppo in un cerchio attorno al suo addestratore. All'inizio un assistente guida a mano il cavallo, ma poi  il cavallo impara e obbedisce ai comandi vocali dell'addestratore.

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Redini lunghe sui fianchi

Le redini lunghe insegnano al cavallo a cambiare direzione e andatura per mezzo delle redini. Impara anche a bilanciarsi e mantenere il portamento senza la complicazione del peso di un cavaliere.
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Alla lunghina con la sella

Quando il cavallo si è abituato alla sensazione della sella sulla schiena, può essere fatto girare con la sella sui fianchi. E' un altro passo avanti nell'addestramento.

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Alla lunghina con le redini le redini legate sui fianchi

Le redini sui fianchi, che vanno  dal filetto al fascione, aiutano l'equilibrio del cavallo, in questo modo è come se avesse in sella un cavaliere. In oltre lo incoraggiano a rimanere in contatto con l'imboccatura.

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Pesarsi sulla schiena

Prima di sedersi in sella per la prima volta, il cavaliere si appoggia di traverso, per abituare il cavallo al proprio peso.


Prime lezioni

Una volta in sella il cavaliere, senza le staffe per essere pronto nel caso in cui abbia bisogno di smontare velocemente, sta seduto molto tranquillo sul cavallo mentre l'istruttore conduce a mano il cavallo lungo il maneggio.








Per oggi abbiamo finito, spero che questo post vi sia piaciuto e vi sia stato utile; scusate se sono stata assente ma ho avuto da fare non riuscivo ad organizzarmi a fare tutto!! Nel prossimo post parleremo delle razze.


UN SALUTO
CAVALLOSO A TUTTI!!!














sabato 21 gennaio 2017


CURA
DEL CAVALLO

IL GROOMING

Il grooming, cioè pulizia, è un momento di grande socializzazione tra te e il cavallo. Anche se non lo monti sarà per lui un piacevole diversivo essere condotto fuori dal box per una strigliata e magari due passi alla corda. Inoltre il grooming  è essenziale per l'igiene, visto che il cavallo non può occuparsene da solo o farsi aiutare dai suoi compagni come farebbe in natura.
Quando lo pulisci, e tutte le volte che ti è possibile, tocca il cavallo, accarezzalo e massaggialo: è quello che lui fa con i suoi simili in natura e ti aiuterà ad aumentare la confidenza. Inoltre, conoscendolo fisicamente potrai accorgerti se c'è qualcosa che non va, se ha dolori o imperfezioni, se si comporta in modo insolito.
Stare in scuderia può essere molto stressante per un cavallo, quindi è tuo dovere fare per lui tutto quello che puoi per rendere la sua vita migliore.


GLI STRUMENTI DEL GROOMING

STRIGLIA IN GOMMA: Serve a portare in superfice peli morti e sporco e si usa all'inizio della pulizia. Si passa con movimenti circolari sul collo, fianchi e groppa, evitando le zone dove le ossa sono più sporgenti.
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BRUSCA A SETOLE LUNGHE: Serve a portare via lo sporco e si passa dopo la striglia di gomma nelle stesse zone, seguendo la direzione del pelo.

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STRIGLIA IN FERRO: Per pulire le spazzole via via che procedi e per rimuovere il fango secco del pelo del cavallo, puoi usare la striglia di ferro. Ma fai attenzione: TAGLIA!!


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BRUSCHINO O SPAZZOLA A SETOLE MORBIDE: Si passa alla fine su tutto il corpo, nei punti più delicati dove non si è usata l'altra spazzola, e il suo muso.

Risultati immagini per spazzola a setole morbide per cavalli

SPUGNE: Con le spugne si puliscono occhi, naso e parti intime. E' opportuno usare una spugna diversa per ognuna di queste zone.


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SPAZZOLA PER CRINIERA: Se vuoi, puoi usare una spazzola apposta per coda e criniera.

Risultati immagini per spazzola per criniera

PETTINE PER CRINIERA: Con questo pettinino, oltre a pettinare coda e criniera del cavallo, puoi anche "tagliarli i capelli". Tale operazione infatti non si fa con le forbici ma, appunto, strappando i crini con l'aiuto di questo pettinino. Il cavallo non sentirà male perché i crini sono attaccati su una zona del collo rivestita dal grasso.

Risultati immagini per pettini per criniera


CURASNETTA: Serve per togliere lo sporco sotto al piede del cavallo.

(scusate ma non ho trovato un immagine da mettere perché tutte quelle che ho trovato non riuscivo a metterle, non le faceva vedere, quindi se volete potete andare voi a cercare un'immagine su Google immagini. Scusate ancora!!)

STECCA: Serve ad asportare l'eccesso di acqua quando si lava il cavallo. Ricordati: quando lo sciacqui con il tubo dell'acqua, non schizzarlo negli occhi e nelle orecchie e non bagnarli reni e groppa. Sono punti molto delicati e il cavallo potrebbe prendere un forte mal di schiena.

Risultati immagini per stecca per cavalli


PANNO: Può servirti per vari scopi, per asciugarti le mani o asciugare il cavallo, per esempio, da acqua in eccesso sul muso e zampe.

Risultati immagini per panno per cavalli

BAULETTO: Di solito tutto l'occorrente per il grooming si tiene in un apposito bauletto.


Risultati immagini per bauletto per il grooming



Per oggi è tutto, scusate per il ritardo del post ma durante la settimana ho avuto molto da studiare e in più non mi sono sentita molto bene. Spero che questo post vi sia piaciuto. Nel prossimo post della rubrica "CURA DEL CAVALLO" parleremo dell'alimentazione... siam quasi a fine di questa rubrica... :'(  ... nell'ultimo post vi parlerò del ciclo vitale di un cavallo.


UN SALUTO
CAVALLOSO A TUTTI!!!




domenica 15 gennaio 2017


LE RAZZE

ARABO


Luogo di Origine: Arabia Saudita.
Attitudini: Sella e tiro leggero rapido.
Altezza: Oscilla fra i 145 e 155 cm; in alcuni casi scende al disotto del limite minimo.
Popolazione: Cavallo di interesse nazionale, diffuso in tutto il mondo.
Mantello: Grigio, baio, sauro, morello e roano, quest'ultimo è il più raro.
Caratteristiche: Nevrile, sobrio e poco esigente.
Standard di Razza: Possiede una testa piccola, a profilo rettilineo o leggermente camuso, con fronte larga, orecchie piccole ed appuntite, occhi grandi ed espressivi, narici ampie, labbra sottili. Il collo e lungo e ben arcuato, largo alla base e ben attaccato, ornato da una criniera lunga e folta; il garrese risulta ben staccato e asciutto, la linea dorso-lombare è diritta, il dorso breva (17 vertebre dorsali in luogo 18), le reni sono corte (5 vertebre lombari invece di 6) e large, la groppa è anch'essa larga e orizzontale, la coda è attaccata alta, ricca e portata con eleganza, il petto è ben muscolato, il torace ampio e profondo, l'addome piuttosto retratto, la spalla è lunga e inclinata. Gli arti sono ben muscolati e provvisti di articolazioni large, i tendini sono asciutti e ben staccati, il piede piccolo con unghia molto resistente. Gli appiombi sono perfetti; la pelle appare sottile ed elastica ed è ricoperta da peli corti e lucenti.
Dati Storici: Il Purosangue Arabo è una delle razze più antiche: la sua origine risale a 3000 a.C., come testimoniano i reperti archeologici venduti alla luce nei deserti arabi. Un alone di mistero e di misticismo circonda questo animale intorno al quale un intrecciarsi di leggende si è andato intessendo. Una di queste lo vuole discendere da sette capostipiti, scelti da Re Salomone fra i quarantamila cavalli da cocchio e i dodicimila da sella da lui posseduti, da i quali sarebbero derivate altrettante razze. La tradizione popolare lo fa invece discendere da cinque giumente che giunsero alla Mecca prima delle altre fra le ottantacinque inviate da Maometto per portare l'annuncio della vittoria. L'Arabo è la massima espressione della bellezza che si concretizza attraverso l'armonia e l'eleganza delle sue forme. Questo cavallo è stato in passato impiegato per creare o migliorare altre razze in ogni angolo della Terra, primo fra tutte fu il Purosangue Inglese.

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AZTECA


Luogo di Origine: Messico.
Attitudini: Sella, tiro leggero e lavori agricoli.
Altezza: L'altezza minima richiesta per il maschio è di 152 cm, mentre per la femmina è di 150 cm.
Popolazione: Cavallo di interesse nazionale.
Mantello: Sono ammessi tutti i mantelli tranne il macchiettato e il pezzato.
Caratteristiche: Nobile, docile, equilibrato e vivace.
Standard di Razza: La testa appare scarna con orecchie piccole e ben diritte e occhi ben espressivi e distanziati.
Il collo è muscoloso e leggermente arcuato con criniera abbondante, garrese alto e linea dorso-lombare corretta e groppa ampia e ben arrotondata.
Gli arti sono ben muscolati con buone articolazioni, stinchi piuttosto lunghi e sottili, tendini ben staccati e piede proporzionato.
Dati Storici: La razza è di origine recente, infatti ha sostituito la razza nativa (il Criollo Messicano) ormai scomparso definitivamente. La razza è incominciata nel 1972 attraverso l'incrocio di stalloni Andalusi con fattrici Qarter Horse o viceversa, oppure fra stalloni Andalusi e fattrici di razza Criolla migliorata.
Il risultato è un cavallo che sintetizza le doti Andaluse e Qarter, adatto si per passeggiate che per competizioni sportive.





Per oggi è tutto, spero che questo nuovo post vi piaccia. Nel prossimo post, che probabilmente uscirà a metà settimana, parleremo della cura del cavallo.


UN SALUTO
CAVALLOSO A TUTTI!!!






mercoledì 11 gennaio 2017


ATTIVITA'
EQUESTRI

IL SALTO OSTACOLI

Nel nostro Paese l'attività più diffusa è l'avviamento al salto ostacoli. Le gare si svolgono nell'abito di un concorso ippico e consistono nel portare a termine un percorso a ostacoli con i minor numero di penalità possibili. Esistono numerose categorie, dove, a parte l'altezza dagli ostacoli, cambia la loro complessità e quella del percorso.

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La carriera di ogni cavaliere prevede fasi successive che lo abilitano a salire di categoria. L'altezza degli ostacoli da superare varia, a seconda della categoria, da 60 cm a oltre 160 cm

Il salto ostacoli è uno sport olimpionico che prevede le seguenti gare: a squadre e individuale, per singola disciplina o all'interno del "completo", una specialità che comprende tre prove (dressage, cross country e, appunto, salto ostacoli).

I cavalli più indicati per il salto ostacoli a livelli professionali sono i cavalli a sangue misto tedeschi e olandesi. Anche Purosangue Inglesi, Anglo-Arabi e cavalli francesi ottengono buoni risultati, oltre a superbi esemplari americani selezionati per questo sport.


IL CONCORSO IPPICO

Il giorno del concorso, il cavaliere si reca sul luogo della competizione e indossa la tenuta da gara: pantaloni bianchi, stivali neri, camicia bianca con cravatta, o plastron per le donne, giacca nera o blu, cap allacciato, spesso frustino e speroni.
Quindi va a piedi con l'istruttore a fare ricognizione del percorso per valutarlo. Fa riscaldare il cavallo nel campo di prova, e attende il proprio turno di gara.
I concorsi possono essere del tipo "sociali" (quelli dei centri ippici) fino agli internazionali e mondiali. I premi sono coccarde, coppe, attrezzatura per equitazione, ecc., oppure in denaro nelle categorie più alte.
I percorsi possono essere a penalità o a tempo. Nei primi penalizza il numero di errori fatti (rifiuti del cavallo a saltare o abbattimento delle barriere). Nei percorsi a tempo gli errori si trasformano in tempo supplementare che va ad aggiungersi a quello impiegato per compiere il percorso. Vince chi ha accumulato il minor tempo. Possono anche esserci gare a manche, dove si somma il punteggio di più prove, come accade anche nei Giochi Olimpici.



Per oggi è tutto, spero che questa nuova rubrica sulle "ATTIVITA' EQUESTRI" vi piaccia. Nel prossimo post, che probabilmente uscirà a fine settimana, parleremo delle razze.


UN SALUTO
CAVALLOSO A TUTTI!!!  
  

lunedì 9 gennaio 2017


CURA DEL
CAVALLO

VITA IN SCUDERIA

Nella maggior parte dei casi, i cavalli e i pony vivono nella scuderia. Quindi è importante che questo spazio disponga di tutte le comodità che servono per far stare a proprio agio i nostri amici a quattro zampe.
Se possiedi un cavallo o un pony, se hai intezione di acquistarlo, se lo hai in "fida" (una specie di noleggio), se frequenti una scuola di equitazione e vuoi veramente capire qual è il modo giusto di accudirlo, ci sono alcuni aspetti importanti che devi considerare.

UNA SCUDERIA CONFORTEVOLE

Le scuderie possono essere di svariate tipologie. Le più funzionali consistono in un capannone coperto, con un corridoio centrale e i box disposti sui due lati lunghi, con due portelloni sui lati corti per entrare e uscire. In questo modo il box del cavallo resta isolato dal caldo e dal freddo. Anche una buona illuminazione e un'efficace areazione sono importanti, quindi ci dovrebbero essere aperture o finestre molto grandi.
Tutti gli attrezzi per pulire la scuderia (scope, carriole, ecc.) devono essere tenuti insieme, così come i mangimi e il fieno.
Ci saranno dei punti dove si possono fissare le corde per tenere i cavalli legati all'esterno del box quando devono essere spazzolati, ferrati, visitati, ... .
Ci devono anche essere uno o più punti d'acqua per sciacquarli o altre necessità. La corrente elettrica servirà poi, oltre che di notte, anche per far funzionare all'occorrenza strumenti veterinari, tosatrici. Vivere in una scuderia non è naturale per il cavallo, quindi dovrebbe passare fuori dal box il maggior tempo possibile, magari alternando la permanenza nel box a qualche ora di paddock.

Risultati immagini per box per cavalli


Il cavallo è un animale abitudinario. E' importante, quindi, che le sue giornate trascorrono il più possibile regolari, secondo una routine ben stabilita. Così lui saprà che cosa aspettarsi e questo farà bene al suo equilibrio.
Ma abitudine non vuol dire noia, quindi cerca di svolgere all'interno della scuderia quante più attività possibili, come per esempio pulire l'attrezzatura, in questo modo vi terrete compagnia , il cavallo si abituerà alla tua presenza e sarà felice di vederti.

Risultati immagini per persone che danno da mangiare al cavallo
(chi conosce questo film???)


IL BOX

La cosa più importante di una scuderia è il box, la "camera da letto" del cavallo.
I box sono di solito tutti in legno perché è un materiale che isola dal caldo e dal freddo e fa si che il pavimento non sia scivoloso.
Le dimensioni devono essere adeguate per permettere al cavallo di sdraiarsi comodamente; le misure standard sono di 4,3 x 3,6 m per un cavallo e 3,6 x 3 m per un pony. Di solito è chiuso su tre lati ma la parte superiore della porta deve potersi aprire completamente: il cavallo ama affacciarsi per vedere altri cavalli e distrarsi.
Il box deve essere luminoso e arieggiato e non avere al suo interno punte metalliche o di legno con le quali l'animale potrebbe ferirsi.
La lettiera deve essere abbondante e pulita. Può essere in paglia, trucioli, carta o altri materiali appositi, ma importante cambiarla spesso, così il cavallo potrà rotolarsi e coricarsi senza sporcarsi in un bel letto morbido. Oltre alla normale pulizia quotidiana delle lettiera, ogni tanto il box deve esser completamente svuotato e igienizzato a dovere.
Nel box ci deve essere la mangiatoia per i mangimi, mentre il fieno viene di solito messo sul pavimento: ricorda che in natura il cavallo mangia da terra, quindi è questo il posto migliore dove mettere il cibo! In oltre non deve mai mancare l'acqua fresca: l'ideale è usare i beverini automatici, altrimenti qualcuno dovrà occuparsi di rifornirla ogni volta che la finisce. Il cavallo infatti può arrivare a bere oltre 50 litri di acqua al giorno!




Spero che il post di oggi vi sia piaciuto, nella prossima parte parleremo del "Grooming" (la pulizia del cavallo). Nel prossimo post parleremo dei tipi di sport che si possono praticare nel mondo equestre.

UN SALUTO
CAVALLOSO A TUTTI!!!





giovedì 5 gennaio 2017


LE RAZZE

ANGLO ARABO

Luogo di Origine: Questa razza viene allevata in quasi tutto il mondo.
Attitudini: Cavallo da sport: corse in piano, concorso ippico (salto ostacoli), dressage, completo e endurance.
Altezza: Può giungere ad un'altezza massima di 160 cm.
Mantello: I mantelli predominanti sono il sauro e il baio sebbene non manchino i grigi.
Standard di Razza: Ha una corporatura armoniosa, testa dritta nei soggetti che dicendono dall'arabo, arcuato in quelli con sangue berbero. I cavalli anglo-arabi allevati in Sardegna prendono il nome di anglo-arabi sardi e rientrano nel gruppo di razze che costituiscono il cavallo italiano da sella.
Dati Storici: Si narra che Napoleone abbia avuto l'idea di creare per i suoi ufficiali una nuova razza equina che unisse a una grande resistenza alla fatica e alla velocità una spiccicata frugalità e una piacevole eleganza. Per creare questa razza pare che abbia personalmete ordinato di lavorare al meticciamento di stalloni orientali e berberi con  giumente locali di derivazione orientale e su cavalle inglesi. I prodotti delle sue fatiche presero il nome di anglo-arabi. I risultati furono subito apprezzati e non molto tempo dopo fu istituito il libro genealogico della razza. Oggi questa razza viene allevata indipendentemente in quasi tutto il mondo e vanta molti amatori per la sua vivacità ed eleganza e l'impegno con profitto dello sport.

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APPALOOSA

Luogo di Origine: Stati Uniti.
Attitudini: L'Appaloosa anche se considerato unicamente il cavallo western per eccellenza, è molto valido per tutte le specialità dell'equitazione: dal salto ostacoli al dressage.
Altezza: La struttura morfologica ideale degli Appaloosa prevede un'altezza media al garrese di circa 140-150 cm e un peso di 430-530 kg.
Popolazione: Cavallo di interesse nazionale.
Mantello: Presenta sei mantelli macchiettati caratteristici: il fiocco di neve, il leopardo, il brina, il marezzato, il coperta macchiata e il coperta bianca.
Il contorno occhi, i genitali e le labbra devono tendere al rosa, mentre i pigmenti del mantello devono essere particolarmente evidenti intorno alle narici.
le macchie scure del mantello si possono trovare sia sulla parte posteriore sia, di piccole dimensioni, sulla parte anteriore che gradualmente diventano sempre più grandi intorno ai fianchi. Le stesse macchie possono essere a loro volta a forma di goccia o di diamante e di diverso o uguale colore rispetto al mantello. I puledri nascono senza macchie, infatti compaiono solo posteriormente e sono sempre di colore diverso da quelle dei genitori.  
Caratteristiche: Docile e tranquillo ma vivace.
Standard di Razza:Cavallo agile e resistente, possiede una testa piccola e ben attaccata, il collo lungo e muscoloso e le orecchie piccole.
La criniera è corta e rada, il garrese è mediamente rilevato e la linea dorso-lombare è breve e diritta. La spalla è diritta, buono è lo sviluppo scheletrico, il ginocchio è asciutto, gli arti piuttosto corti ma le cosce sono muscolose e lo zoccolo è striato.  
Dati Storici: Nel 1730 i Nez-Percé iniziarono l'allevamento di questi straordinari cavalli, apprezzati per il carattere docile e mite, per la predisposizione al lavoro e quindi per la grande resistenza sia nell'affrontare la caccia sia nell'affrontare i lunghi ad entusiasmanti viaggi sulle montagne. Il nome Appaloosa deriva da fiume Palouse, negli Stati Uniti nord-occidentali, che attraversa il territorio dei Nez-Percé. Nell'ottobre del 1877, il Gran Capo Joseph e la sua tribù si arresero all'esercito degli Stati Uniti. Questa tribù di pellerossa fu quindi esiliata nell'Oklahoma e portò con sé 1100 dei propri cavalli Appaloosa accuratamente selezionati. Con il passare degli anni questi bellissimi cavalli chiazzati si sono quasi completamente estinti e sono sopravvissuti soltanto grazie al loro aspetto spettacolare, che ne hanno fatto animali assai ricercati per circhi e rodei. La selezione proseguì ad opera dei bianchi e la sua razza raggiunse così la stabilizzazione.

Risultati immagini per cavallo appaloosa


Per oggi abbiamo finito, spero che queste due razze di cavallo vi siano piaciute, titemi quale è la vostra preferita in un commento, la mia è l'Appaloosa, sono cavalli stupenti (alcuni sembrano delle mucche XD). Nel prossimo post continueremo la nuova rubrica "CURA DEL CAVALLO" e parleremo di come mantenere un cavallo che vive in scuderia.

UN SALUTO
CAVALLOSO A TUTTI!!!

martedì 3 gennaio 2017


CURA DEL
CAVALLO

VITA NEL PADDOCK

Anche se ormai addomesticato da millenni, il cavallo porta nei geni lo spirito di un animale nato per vivere libero.
In cattività lo stato che più si avvicina alla vita in natura libera è sicuramente la vita in un paddock, cioè in recinto, magari in compagnia di altri cavalli e altri animali. Ma quali sono gli ambienti ideali per "alloggiare" il tuo amico cavallo??

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IL PADDOCK IDEALE

Il paddock deve essere preferibilmente in legno, con i pali verticali a circa 2 metri l'uno dall'altro e due o tre file di pali traversi. Il palo più basso dovrà essere distante circa 30cm da terra e il più alto deve essere almeno a prova di scavalcamento (circa 1 metro).
La porta del recinto dovrà essere larga abbastanza perché il cavallo possa essere condotto comodamente fuori da una persona, e la chiusura deve essere agevole ma ben pensata: il cavallo potrebbe ingegnarsi per aprirla da solo e uscire.
Nel paddock ci dovrà poi essere una capanna chiusa su tre lati con una tettoia, perché il cavallo possa ripararsi in inverno dalle intemperie e d'estate dagli insetti e dal caldo. Meglio se il tetto pende dalla  parte opposta dell'entrata per evitare che, quando piove, davanti alla capanna si ricopra tutto di fango.
L'acqua deve sempre essere disponibile in beverini automatici o in grandi contenitori da riempire spesso.
Risultati immagini per paddock cavalli dimensioni

Per cercare di tenere il prato nelle migliori condizioni possibile, si dovrebbe tagliare l'erba di frequente, sia perché ai cavalli piacciono i germogli più teneri, sia perché in questo modo le erpe infestanti hanno meno possibilità di crescere. Meglio sarebbe riuscire a chiudere a periodi alternati alcune zone del paddock, per dare all'erba il tempo di crescere mentre il cavallo mangia in un'altra zona.
Controlla anche che nel recinto non ci siano buche profonde e strette né oggetti appuntiti: il cavallo potrebbe farsi male. In un paddock, il cavallo fa da solo le sue pulizie: si rotola quando ne ha bisogno e si fa aiutare dai suoi "coinquilini" con grattatine e massaggini. In particolare, il cavallo ama rotolarsi quando piove, e vederlo tutto pieno di fango è veramente uno spettacolo... se non hai intenzione di montarlo poco dopo: in questo caso ti ci vorrà una grande pazienza per pulirlo.


Risultati immagini per cavalli che si rotolano nel fango

Comunque, anche quando il cavallo vive in paddock ha bisogno di un controllo quotidiano: non dimenticare che è uno specialista nel combinare guai, inoltre la sua vista sarà un piacevole avvenimento nella sua giornata. 
Un ultimo consiglio: ai cavalli in paddock è opportuno togliere i ferri posteriori, perché potrebbero cercare di calciarisi e si potrebbero ferire.

CHE TEMPO CHE FA?

Mentre a un cavallo che vive all'aperto in inverno cresce una folta pelliccia che lo difende dal freddo, un cavallo che vive in scuderia deve avere il pelo corto, per evitare che sudi e poi il sudore gli si freddi addosso. Per questo deve essere tosato e, in inverno, portare una coperta, da piumini caldissimi a teli leggeri.
In estate ai cavalli che stanno fuori si possono mettere apposite cuffie per riparare la testa dagli insetti, che sia affollano intorno a naso e orecchie.

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Per oggi abbiamo finito, spero che questo nuovo post vi piaccia; di questa nuova rubrica ci saranno circa 5 altri post su altre cose di come curare e mantenere un cavallo. Nel prossimo post, forse uscirà a fine settimana, vi parlerò di altre due razze.

UN SALUTO
CAVALLOSO A TUTTI!!!